| Dipende, miei insipienti amici, dipende. La prima espressione, ovverosia Porco Dio, presuppone che il sacro demiurgo debba sentirsi in qualche modo mortificato da quest'epiteto ai nostri occhi meschino. Ma svisceriamo la perorazione, avanti. Il porco non racchiude nella sua immanenza tutta l'ortodossia della trascendenza cattolica? Quale simulacro se non il maiale è la più perfetta commistione di tutte le virtù promanate da quell'uomo che in principio fu lui stesso "l'agnello sacrificale"? Non gettate le perle ai porci, signori miei, perché Egli professa l'umiltà e all'oro preferirà il fango "perché, invero, ti dico che è più facile che un asino passi per la cruna di un ago che un ricco vada in paradiso (citaz.). Il maiale, benigna e innocente creatura, porgerà sempre l'altra guancia alla vessazione, della quale è vittima da tempo immemore. Dalle sue carni si fa il cibo, dalla sua pelle si vestono gli ignudi. Invero vi dico, signori miei, che ogni bestemmia è per Dio una manna dalla terra, sicché è ormai evidente che ogni vostro insulto non fa che blandire la sua Virtù e la sua gloria. E quindi ben venga che Dio sia accumunato al maiale, bestia così provvida per la nostra vita, così indispensabile alle nostre necessità. La bestemmia, miei affezionatissimi drudi, l'avete fatta usbergo della divinità in terra.
Dio Cane. Dipende, anche qui. Si intende Dio fatto cane o cane fatto Dio? |
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