Strage a Parigi, 12 morti nella redazione di "Charlie Hebdo"

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    Cosa ne pensate di questo massacro che ha scosso il mondo intero?
     
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    Bah, quelli di Charlie Hebdo ci sono andati un pò pesanti, ma da qui ad ammazzarli ce ne passa.
    Gli islamici radicali stanno esagerando e il clima è esasperato dalla crisi siriana. Bisogna cercare di tranquillizzare la situazione e non di esasperarla.
    RIP ai 4 vignettisti.
     
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    CITAZIONE (stopper89 @ 9/1/2015, 13:41) 
    Cosa ne pensate di questo massacro che ha scosso il mondo intero?

    che hanno acceso una miccia che scottava troppo.
     
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  4. Vox
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    Personalmente non approvo le vignette del Charlie Hebdo e secondo me la libertà di espressione e di stampa è un conto, offendere la fede e chi la pensa diversamente da te è un altro e sinceramente non credo sia un "diritto", il rispetto per gli altri dovrebbe essere alla base dei rapporti e del dialogo, credo che sia questa la vera libertà, una sorta di libertà interiore dalla schiavitù di noi stessi e di ciò che lede il diritto altrui e non dire e/o disegnare/fare ciò che ci pare, le vignette del Charlie Hebdo sono tra l'osceno e il blasfemo e questo non è certamente sinonimo di cultura ne tanto meno di libertà secondo me(tuttavia nessuno doveva negargli la possibilità di farlo). Detto questo, fare una strage e uccidere la gente non è concepibile e/o giustificabile in alcun modo, non bisognerebbe neanche stare qui a parlarne.
    Io,da credente,mi limiterei semplicemente a non comprare la rivista senza neanche guardare/commentare le vignette.
    Non ho idea quali saranno le conseguenze di questo attentato, ma sicuramente non sono tempi facili e il problema in qualche modo va affrontato.
     
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  5. Grimmjow89
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    Concordo con Vox :sisi:

    Faccio un esempio magari un po' stupido: mettiamo che io vado in piazza a La Mecca durante il pellegrinaggio e dico che Maometto è un rincoglionito, o che vado a San Pietro o peggio ad un raduno dei Battisti o dei Mormoni negli USA e dico che Gesù era un ricchione, o che vado a Gerusalemme al Muro del Pianto e urlo "Hail Hitler".
    Liberissimo di dirlo, poi però se su migliaia/milioni di persone solo una o due di queste mi pigliano a sberle, quando le altre magari mi ignorano e non mi cagano, non mi devo comunque stupire o piangere, è una cosa che, per quanto ingiustificabile, è comunque abbastanza prevedibile, no? Non mi sembra di essere insensibile se dico che, per quanto gli atti terroristici non vadano mai giustificati, quelli di Charlie Hebdo se la siano cercata...

    Anche perchè nel frattempo Boko Haram veste una bambina, una bambina ripeto, con degli esplosivi e la fa saltare in aria ammazzando un casino di gente che non aveva provocato nè avuto nessuna colpa di alcun tipo, e in Nigeria questi estremisti hanno già fatto più di 2000 vittime, e ancora un po' sta notizia passa inosservata, o comunque va in secondo piano quando la trovo di una gravità e animalità(?) allucinante, mentre invece una redazione che pensava di poter dire cose blasfeme e offendere tantissima gente che crede, perchè essere atei non vuol dire prendere per il culo le religioni degli altri, senza che nessuno potesse prendersela e qualche pazzo fanatico addirittura vendicarsi, muove 44 capi di stato o governo più altra gente importante, cosa che trovo davvero molto ipocrita e molto politica, e che c'entra poco con quelli che sono morti.

    Questi qui hanno scherzato, e pure pesantemente, col fuoco. Libertà di stampa e di espressione? Certo, ci deve essere, nessuno lo nega, ma la mia libertà finisce nel momento in cui incomincia quella degli altri, bisogna aver rispetto degli altri e delle loro credenze, sempre e comunque, a prescindere dal fatto che se urti la sensibilità di qualche pazzo fanatico poi questo può reagire in modo imprevedibile e violento.

    Per quanto riguarda invece tutto il discorso dei terroristi, e compagnia cantante, consiglio di leggere 1984 di George Orwell, che dopo un procrastinare di anni finalmente ho letto quest'estate ed è diventato subito uno dei miei libri preferiti, molte cose sembrano quasi premonizioni :sisi:
     
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  6. elasiir
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    Mi sono appena resa conto che ci sono un sacco di sezioni interessanti in giro :O
    Il mio pensiero è che la maggior parte della gente che manifesta sdegnata non abbia visto più di una o due vignette del giornale, ed è oltremodo facile dichiararsi "a favore della libertà",soprattutto quando le vignette fanno satira su qualcosa che ci è estraneo, soprattutto dopo una strage che non può che essere condannata, e soprattutto comodi a casa, senza temere di essere ammazzati alla prossima spesa al market.
    Tenendo però conto di tutto questo, penso lo stesso che non solo la libertà di stampa, ma anche la libertà di esprimere in qualunque modo le proprie idee, per quanto assurde possano essere, non vada messa in discussione. Ci sono vignettisti che hanno fatto satira su Hitler ed altri che rischiano la vita facendone sul goverdo di Putin che hanno tutta la mia stima. Se così non fosse, il rispetto dovuto a qualcuno dovrebbe essere proporzionale alla violenza della reazione che si può provocare. E io non voglio rispettare i musulmani più degli induisti solo perchè nessun induista ha mai fatto una strage in un giornale. Per me il rispetto per qualcosa passa anche attraverso il dialogo, l'autocritica e, perchè no, la satira, per quanto sfacciata possa essere.
    Il discorso "religione" rende il tutto più complesso, perchè c'è chi mi ha detto che "è la loro religione che invita a punire gli infedeli"(o per lo meno nelle interpretazioni più estremiste di questa). Credo che chiunque possa scegliere la religione che gli pare senza che questo mi sconvolga, ma non credo che una persona che sceglie di uccidere un'altro essere umano perchè la religione che ha scelto lo ordina, meriti il mio rispetto.
    Detto questo, nelle registrazioni degli attentatori, io ho sentito accusare i nostri governi di fare strage di civili musulmani, e che il loro gesto era una vendetta per questo, non li ho mai sentiti dire che la vendetta fosse per "la vignetta di Settembre", quindi comincio a chiedermi quanto i nostri media ci facciano concentrare sulla libertà di stampa, solo per evitare che qualcuno si chieda se qualche responsabilità del gesto folle non sia anche nostra...
    (Scusate sono prolissa ^^')
     
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    CITAZIONE (Vox @ 11/1/2015, 16:47) 
    Personalmente non approvo le vignette del Charlie Hebdo e secondo me la libertà di espressione e di stampa è un conto, offendere la fede e chi la pensa diversamente da te è un altro e sinceramente non credo sia un "diritto", il rispetto per gli altri dovrebbe essere alla base dei rapporti e del dialogo, credo che sia questa la vera libertà, una sorta di libertà interiore dalla schiavitù di noi stessi e di ciò che lede il diritto altrui e non dire e/o disegnare/fare ciò che ci pare, le vignette del Charlie Hebdo sono tra l'osceno e il blasfemo e questo non è certamente sinonimo di cultura ne tanto meno di libertà secondo me(tuttavia nessuno doveva negargli la possibilità di farlo). Detto questo, fare una strage e uccidere la gente non è concepibile e/o giustificabile in alcun modo, non bisognerebbe neanche stare qui a parlarne.
    Io,da credente,mi limiterei semplicemente a non comprare la rivista senza neanche guardare/commentare le vignette.
    Non ho idea quali saranno le conseguenze di questo attentato, ma sicuramente non sono tempi facili e il problema in qualche modo va affrontato.

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    Questi qui hanno scherzato, e pure pesantemente, col fuoco. Libertà di stampa e di espressione? Certo, ci deve essere, nessuno lo nega, ma la mia libertà finisce nel momento in cui incomincia quella degli altri, bisogna aver rispetto degli altri e delle loro credenze, sempre e comunque, a prescindere dal fatto che se urti la sensibilità di qualche pazzo fanatico poi questo può reagire in modo imprevedibile e violento.

    Io penso che anche quella vada considerata a tutti gli effetti libertà di espressione. Altrimenti tu ora stai parlando di fede, ma anche i politici si potrebbero aggregare sentendosi offesi, quindi vietiamo pure quella politica. Poi la si fa sui neri, ed ecco gli anti-razzisti che ultimamente stanno perdendo il lavoro, che tornano a troneggiare, vietato. Ecco che sorge la satira sul femminicidio, boom! Disastro, condannata pure questa. I gay? Vietata. Poi non resta più un cazzo su cui fare satira e la si fa sui polli, ecco gli allevatori in rivolta e la vietiamo pure sui polli.
    Morale? O la vieti tutta o non la vieti. Quello che per te ha un valore, per me può non valere niente e viceversa. Ma allora se mi dici che sarebbe giusto vietare ogni forma di satira, ecco che in automatico vai contro la libertà di espressione, cioè staresti vietando pure Zelig e Crozza, pensa un po'. Mi ricorda l'attuale Cina comunista questa visione.
    Quindi la conclusione? Diamogliela vinta, così sanno che decimando gente a cazzo, possono ottenere quello che vogliono, e noi siamo così sottoni da tagliare la nostra stessa libertà dopo qualsiasi loro mossa? No, se si voleva discutere di quelle vignette, del fatto che siano giuste o meno, lo si doveva fare PRIMA, senza pretesti. Non dopo che gente malata, perchè parliamo di gente con gravi problemi che non può essere etichettata come "persone" ammazza chi gli pare? Eh no, non credo debba funzionare così. I rapporti internazionali, tra culture diverse, tra specie diverse, funzionano e trovano un traguardo positivo solo quando ambedue le parti non perdono le proprie palle.

    Pensate se domani dovesse arrivare una flotta di astronavi da guerra dal pienata Ceti Alpha, perchè hanno intercettato un episodio di American Dad, con l'intenzione di raderci al suolo.

    Vietiamo, finchè siamo in tempo, ogni forma di satira sugli alieni. Potrebbero sentirsi offesi.
     
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  8. Vox
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    CITAZIONE (blasto @ 13/1/2015, 01:39) 
    CITAZIONE (Vox @ 11/1/2015, 16:47) 
    Personalmente non approvo le vignette del Charlie Hebdo e secondo me la libertà di espressione e di stampa è un conto, offendere la fede e chi la pensa diversamente da te è un altro e sinceramente non credo sia un "diritto", il rispetto per gli altri dovrebbe essere alla base dei rapporti e del dialogo, credo che sia questa la vera libertà, una sorta di libertà interiore dalla schiavitù di noi stessi e di ciò che lede il diritto altrui e non dire e/o disegnare/fare ciò che ci pare, le vignette del Charlie Hebdo sono tra l'osceno e il blasfemo e questo non è certamente sinonimo di cultura ne tanto meno di libertà secondo me(tuttavia nessuno doveva negargli la possibilità di farlo). Detto questo, fare una strage e uccidere la gente non è concepibile e/o giustificabile in alcun modo, non bisognerebbe neanche stare qui a parlarne.
    Io,da credente,mi limiterei semplicemente a non comprare la rivista senza neanche guardare/commentare le vignette.
    Non ho idea quali saranno le conseguenze di questo attentato, ma sicuramente non sono tempi facili e il problema in qualche modo va affrontato.

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    Questi qui hanno scherzato, e pure pesantemente, col fuoco. Libertà di stampa e di espressione? Certo, ci deve essere, nessuno lo nega, ma la mia libertà finisce nel momento in cui incomincia quella degli altri, bisogna aver rispetto degli altri e delle loro credenze, sempre e comunque, a prescindere dal fatto che se urti la sensibilità di qualche pazzo fanatico poi questo può reagire in modo imprevedibile e violento.

    Io penso che anche quella vada considerata a tutti gli effetti libertà di espressione. Altrimenti tu ora stai parlando di fede, ma anche i politici si potrebbero aggregare sentendosi offesi, quindi vietiamo pure quella politica. Poi la si fa sui neri, ed ecco gli anti-razzisti che ultimamente stanno perdendo il lavoro, che tornano a troneggiare, vietato. Ecco che sorge la satira sul femminicidio, boom! Disastro, condannata pure questa. I gay? Vietata. Poi non resta più un cazzo su cui fare satira e la si fa sui polli, ecco gli allevatori in rivolta e la vietiamo pure sui polli.
    Morale? O la vieti tutta o non la vieti. Quello che per te ha un valore, per me può non valere niente e viceversa. Ma allora se mi dici che sarebbe giusto vietare ogni forma di satira, ecco che in automatico vai contro la libertà di espressione, cioè staresti vietando pure Zelig e Crozza, pensa un po'. Mi ricorda l'attuale Cina comunista questa visione.
    Quindi la conclusione? Diamogliela vinta, così sanno che decimando gente a cazzo, possono ottenere quello che vogliono, e noi siamo così sottoni da tagliare la nostra stessa libertà dopo qualsiasi loro mossa? No, se si voleva discutere di quelle vignette, del fatto che siano giuste o meno, lo si doveva fare PRIMA, senza pretesti. Non dopo che gente malata, perchè parliamo di gente con gravi problemi che non può essere etichettata come "persone" ammazza chi gli pare? Eh no, non credo debba funzionare così. I rapporti internazionali, tra culture diverse, tra specie diverse, funzionano e trovano un traguardo positivo solo quando ambedue le parti non perdono le proprie palle.

    Pensate se domani dovesse arrivare una flotta di astronavi da guerra dal pienata Ceti Alpha, perchè hanno intercettato un episodio di American Dad, con l'intenzione di raderci al suolo.

    Vietiamo, finchè siamo in tempo, ogni forma di satira sugli alieni. Potrebbero sentirsi offesi.

    Ma io sono d'accordo con te, infatti ho detto che nonostante le vignette fossero pesanti e invadenti per chi la pensa diversamente: "tuttavia nessuno doveva negargli la possibilità di farlo" e ho anche detto: "Io,da credente,mi limiterei semplicemente a non comprare la rivista senza neanche guardare/commentare le vignette." Perché è giusto che quelli del Charlie Hebdo esprimessero la loro opinione, sebbene la loro "satira" fosse al limite dell'osceno e del blasfemo. Questo discorso vale ovviamente anche per chi era rappresentato dal punto di vista politico, sociale, economico ecc..La libertà di espressione deve esistere, io ho espresso il concetto di "libertà interiore" che secondo me non consiste nel fare tutto ciò che ci pare, sebbene siamo liberissimi di farlo.
     
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  9. Grimmjow89
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    CITAZIONE (blasto @ 13/1/2015, 01:39) 
    Io penso che anche quella vada considerata a tutti gli effetti libertà di espressione. Altrimenti tu ora stai parlando di fede, ma anche i politici si potrebbero aggregare sentendosi offesi, quindi vietiamo pure quella politica. Poi la si fa sui neri, ed ecco gli anti-razzisti che ultimamente stanno perdendo il lavoro, che tornano a troneggiare, vietato. Ecco che sorge la satira sul femminicidio, boom! Disastro, condannata pure questa. I gay? Vietata. Poi non resta più un cazzo su cui fare satira e la si fa sui polli, ecco gli allevatori in rivolta e la vietiamo pure sui polli.
    Morale? O la vieti tutta o non la vieti. Quello che per te ha un valore, per me può non valere niente e viceversa. Ma allora se mi dici che sarebbe giusto vietare ogni forma di satira, ecco che in automatico vai contro la libertà di espressione, cioè staresti vietando pure Zelig e Crozza, pensa un po'. Mi ricorda l'attuale Cina comunista questa visione.
    Quindi la conclusione? Diamogliela vinta, così sanno che decimando gente a cazzo, possono ottenere quello che vogliono, e noi siamo così sottoni da tagliare la nostra stessa libertà dopo qualsiasi loro mossa? No, se si voleva discutere di quelle vignette, del fatto che siano giuste o meno, lo si doveva fare PRIMA, senza pretesti. Non dopo che gente malata, perchè parliamo di gente con gravi problemi che non può essere etichettata come "persone" ammazza chi gli pare? Eh no, non credo debba funzionare così. I rapporti internazionali, tra culture diverse, tra specie diverse, funzionano e trovano un traguardo positivo solo quando ambedue le parti non perdono le proprie palle.

    Pensate se domani dovesse arrivare una flotta di astronavi da guerra dal pienata Ceti Alpha, perchè hanno intercettato un episodio di American Dad, con l'intenzione di raderci al suolo.

    Vietiamo, finchè siamo in tempo, ogni forma di satira sugli alieni. Potrebbero sentirsi offesi.

    Ma infatti è libertà d'espressione, nessuno lo nega, l'unica cosa che io ho detto è che quelli di Charlie Hebdo hanno scherzato pesantemente col fuoco e si sono scottati, il discorso sta tutto qui, ripeto, non puoi pretendere di offendere una religione che ha non so quante centinaia di milioni di persone come seguaci di cui una buona parte, purtroppo, molto fanatica e violenta, per quanto un numero limitatissimo di musulmani sia fanatico, e pensare che su queste centinaia di milioni di persone non ci sia un pazzo che potrebbe fare qualche gesto stupido e violento, e ribadisco pure che su tutte le povere vittime innocenti che ci sono per colpa di ste merde di estremisti quelle per cui mi dispiace meno, molto meno, sono proprio loro, mentre la povera bambina riempita di esplosivo e fatta saltare in aria mi ha shockato non poco.

    Per quanto riguarda il discorso che fai invece sul fatto che proprio ora non possono fermarsi lo condivido appieno, infatti dovevano pensarci prima :asd:
    Oltretutto non oso pensare come saranno impennate le vendite del giornale ora, loro che sul sensazionalismo e sulle polemiche c'hanno sempre marciato...

    Quello che volevo dire io è che "tu" (detto in generale) sei liberissimo di mancare di rispetto alle persone, ma non aspettarti di farlo 1000 volte, o a 1000 persone, e che tutti reagiscano bene, mi sembra pure un discorso piuttosto logico, no?
    Con questo non giustifico nessun gesto, quelli sono pazzi e meritavano di fare la fine che hanno fatto, anche se purtroppo ci è andata di mezzo molta gente innocente (e mi riferisco più ai raid che alla redazione del giornale, sinceramente), la mia è solo la constatazione del fatto che ad ogni azione corrisponde una reazione, che per ogni persona è diversa, non tutti la prendono bene e non tutti se ne fregano, non siamo tutti uguali, in generale direi per fortuna, stavolta no, si sono trovati i fanatici che l'hanno presa molto male, e son cazzi loro, detto papale papale.

    Per quanto riguarda invece, il discorso de "la mia libertà finisce nel momento in cui inizia quella degli altri", per come vedo io la cosa è piuttosto semplice: non c'è e non ci deve essere una regola o legge che stabilisca che certe cose non le devo dire, anzi, ognuno può dire quello che gli pare, e infatti sono più che favorevole alla libertà di espressione, come già detto, però c'è un limite morale, che non intacca la tua fedina penale nè nessun'altra cosa, ma che c'è, e che ti distingue da uno che fa la battuta da uno stronzo, e se uno è stronzo non piango per lui se gli capita qualcosa, specialmente quando se l'è cercata.
    Questo limite dipende da persona a persona, io ad esempio su certe cose sono molto suscettibile e su altre no, e la religione visto che non sono credente non fa nemmeno parte di queste cose quindi non è che personalmente me ne freghi qualcosa se attaccano Gesù o Maometto, e se fanno ridere rido pure per carità, anche se la blasfemia per farmi ridere deve essere fatta davvero bene, e le vignette che ho letto io non mi hanno fatto ridere sinceramente, però come ci sono io che reagisco così, ci sono quelli che invece su un argomento molto personale ed intimo come la religione è molto suscettibile.

    Oltretutto si potrebbe pure discutere che Charlie Hebdo fosse un obiettivo facile da colpire e di grande effetto, e che le vignette c'entrano fino ad un certo punto, è una cosa molto probabile ma che rende ancora più inutile la marcia dell'altro giorno, dove fin troppa gente, per l'appunto ci ha marciato su.

    Ad esempio:

    vignette_2

    Traduzione: "Sto aspettando le 70 vergini" "Devi essere paziente, figlio, loro arrivano"

    O

    vignette_1

    Traduzione: La realizzazione del film su Maometto; "Sei sicuro che Maometto ha avuto delle relazioni sessuali con una testa di porco?" "Non ho le risorse per pagare una puttana di nove anni, amico!"

    A me queste non fanno ridere ma nemmeno mi tangono, non me ne frega niente, però le trovo di cattivo gusto e non mi stupisco che qualche pazzo l'abbia presa male.
     
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  10. |Blizzard culo|
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    Leggendo corrivamente ho inteso che secondo voi la strage è comprensibile vista la prospettiva di valori molto diversa. Del tipo che se io frego il gelato a un mio amico e quello cava la testa di mio zio sotto il suo punto di vista può pure essere giusto vista l'importanza che dà al gelato. E poi, insomma, io potevo pure far senza di fregargli il cremino. Mal che non si vuole non duole.


    Vi ucciderei uno a uno lentamente in nome di Allah merda e Maometto porco.
     
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  11. Grimmjow89
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    Non è comprensibile, non so più come scriverlo che non giustifico nessuno...

    Ho semplicemente detto che uno è libero di esprimere quello che vuole, ma non è libero dalle conseguenze di quello che dice, il che è tutta un'altra cosa.
    C'è chi è davvero vittima innocente, come le 2000 e passa vittime di Boko Haram che non stanno avendo la stessa pubblicità ad esempio, e c'è invece chi per fare più soldi offende e attacca a destra e a manca, facendo l'alternativo e cercando sensazionalismo e polemiche per farsi pubblicità, e prima o poi uno di quelli che fa incazzare gli si rivolta contro, non è giusto, non deve accadere e i terroristi hanno fatto la fine che meritavano, ciò non cambia il fatto che a furia di dai e dai era prevedibile, ripeto non giustificabile, che accadesse, avevano pure minacciato il giornale più volte, visto che non era la prima volta che provocavano.

    Il fatto che per me la religione non conti un cazzo non vuol dire che per altri non conti, soprattutto per chi è fanatico a livelli estremi, se ti rubo il gelato e tu cavi la testa a mio zio non sei normale, se ti scopo la fidanzata davanti agli occhi a casa tua e tu mi ammazzi non sei normale lo stesso, ma se io l'ho fatto sapendo che tu sei un pazzo violento con una pistola in casa propria un po' me la sono cercata, e questo senza giustificare la tua azione da pazzo assassino, non mi sembra che il mio punto di vista sia molto difficile da capire...
    Oltretutto gelato e religione sono una cosa completamente diversa e poco comparabile, c'è tantissima gente che ha fatto della religione la propria ragione di vita, è una cosa intima e spirituale che per tantissima gente normale, e qualche pazzo, è di un'importanza fondamentale, e il fatto che il 99,99% delle persone non reagisca come hanno reagito i terroristi non vuol dire che non fosse possibile come cosa.

    Le vignette che ho postato non sono satira, visto che non fanno manco ridere, sono provocazioni belle e buone.
     
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  12. |Blizzard culo|
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    Sì ma non esiste che ti fanno scoppiare se perculi un loro principio. Proprio non è nemmeno lontanamente vagheggiabile il tuo discorso.

    Ci può stare se una di quelle bestie si offende se la fissi troppo negli occhi perché da noi è costume e da loro no ma non esiste sulla tavola periodica che se li perculi ti fanno scoppiare. Hai ragione che sono da considerare come animali, tollero il loro cervello minuscolo, ma non esiste che si ricerchino le cause del massacro nelle provocazioni. Possono pure aver rubato a casa di tutti quei porci incestuosi il giorno prima che non sarebbe comprensibile lo stesso.


    Comunque non è solo la vecchia storia della religione. C'è altro in gioco. Le bestie vogliono dimostrare di essere all'altezza dell'occidente con la paura e i soldi.

    Maometto cane bastardo sta passando in secondo piano. E' come Monopoli: ormai puntano all'Empire. Hanno troppi complessi di inferiorità giustissimi e irrisolti.
     
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  13. Vox
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    CITAZIONE (|Blizzard culo| @ 14/1/2015, 00:22) 
    Leggendo corrivamente ho inteso che secondo voi la strage è comprensibile vista la prospettiva di valori molto diversa. Del tipo che se io frego il gelato a un mio amico e quello cava la testa di mio zio sotto il suo punto di vista può pure essere giusto vista l'importanza che dà al gelato. E poi, insomma, io potevo pure far senza di fregargli il cremino. Mal che non si vuole non duole.


    Vi ucciderei uno a uno lentamente in nome di Allah merda e Maometto porco.

    Non esiste ne in cielo ne in terra, ne ho mai lontanamente anche solo accennato ad un discorso simile. Parlando terra terra, ognuno può fare ciò che vuole, anche qualora io mi sentissi offeso me ne sbatterei ampiamente delle loro offese e non li considererei in alcun modo.Non ho mai parlato di strage, ne la posso considerare legittima.

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Comunque non è solo la vecchia storia della religione. C'è altro in gioco. Le bestie vogliono dimostrare di essere all'altezza dell'occidente con la paura e i soldi.

    Hai ragione.

    Video
     
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  14. |Blizzard culo|
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    La religione rimane il fondamento delle loro intenzioni, l'indole che esacerba e distorce il loro microscopico cervello, ma senza l'attivismo politico essa non può conseguire risultati soddisfacenti agli occhi del mondo. L'islam vuole dimostrare di essere potente e per farlo ha bisogno di affermare la propria ideologia con i mezzi canonici quali soldi e politica dove riesce e violenza dove non riesce. E' una cultura che si sta diffondendo sempre più palesemente. Se prendi un maomettiano qualunque sotto i 30 anni non perfettamente integrato qui in Italia e lo apri in due ci trovi dentro il Corano e l'Iphone. La penisola arabica si divide tra gentaglia morta di fame kamikaze e signori della guerra con l'anello della Guess, la Ferrari, la Coca-Cola e il Rolex. Il business è la loro moda ormai. Basti pensare a Gedda. Non abbiamo a che fare con Esodati morti di fame, ma con gente ottusa avida di potere, soldi e gloria.

    L'esaltato del video si è spalmato la Nivea prima di andare in onda, mica la mirra.
     
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    Si ma abbiamo a che fare con persone culturalmente ferme a centinaia di anni fa. Non possiamo aspettarci che capiscano certe cose :asd:

    Se negli ultimi 50 anni nelle ''missioni di pace'' gli USA e l'UE avessero esportato cultura e non bombe FORSE oggi sarebbe leggermente meglio (non dico che sarebbero arrivati al nostro livello, ma sicuramente avrebbero fatto un passo evolutivo in più).


    Comunque ci vuole decisione, la società europea fa ridere, può solo subire.

    Io voglio lui <3