Le Bizzarre avventure di jojo: Phantom Blood

di Hiroiko Araki

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  1. Kabutomaru
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    Le Bizzarre avventure di jojo: Phantom Blood




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    Letti una buona quantità di shonen moderni, il mio interesse si è spostato verso le serie manga più d’annata, andando alla ricerca delle opere che hanno fornito agli autori di oggi molta ispirazione. Quindi la saga generazionale dei Joestar creata dal genio di Hiroiko Araki, le Bizzarre avventure di Jojo, è quello che faceva a caso mio.

    Nell’Inghilterra del diciannovesimo secolo, in piena epoca vittoriana, il giovane Dio Brando in seguito alla morte del padre, viene accolto in casa di George Joestar ricco esponente della nobiltà inglese, che per sdebitarsi nei confronti del padre del giovane che gli aveva salvato la vita tempo fa, decide di provvedere al ragazzo accogliendolo nella propria famiglia. Dio Brando in realtà mira ad ottenere a qualsiasi costo tutta l’eredità dei Joestar e per farlo, rende la vita impossibile al figlio naturale di George, Jonathan Joestar, tentando di metterlo in cattiva luce davanti a tutti e privandolo a poco a poco di tutti i suoi affetti più cari ( amici, cane, ragazza etc.. ). Jonathan più debole sia psicologicamente che fisicamente rispetto a Dio Brando, sprofonda in solitudine finchè non decide di reagire quando la cosa che gli è più cara gli sta per essere portata via… La trama non è molto complessa, però Araki la gestisce in modo a dir poco magistrale, immergendola nell’atmosfera cupa-noir della Londra Vittoriana descritta realisticamente con i suoi vicoli oscuri e le leggende dell’epoca. Ciò fornisce al manga una delle più originali ed intriganti ambientazioni che il sottoscritto abbia mai visto. I personaggi non sono molti è vero, però quei pochi che vi sono sono tutti caratterizzati alla grande, a cominciare da Jonathan Joestar che riesce a reggere il ruolo di protagonista, vestendo alla perfezione i panni dell’eroe vittoriano, suo padre George Joestar che interpreta il ruolo del ricco filantropo conforme alla morale vittoriana fino ad arrivare all’eccentrico Zeppeli e al simpatico Speed Wagon. Il miglior personaggio per caratterizzazione psicologica è sicuramente Dio Brando, malvagio fino al midollo, disposto a tutto pur di raggiungere il suo obbiettivo non importa come. I suoi comportamenti, gesti, pensieri sono intrisi di malvagità allo stato puro con azioni anche molto crudeli, che porteranno molti lettori a detestarlo perché troppo cattivo e quando ciò accade vuol dire che l’autore è riuscito nel suo intento nel creare un grandissimo antagonista. Dio Brando seppur commetta violenza solo per il gusto di farlo, va sempre ricordato il triste contesto sociale da cui proviene poiché nessuno nasce cattivo, ma sono le esperienze di vita che ti fanno diventare tale.

    Non fatevi spaventare dalla vecchiaia del manga, poiché la narrazione è molto fluida e scorrevole, azione, combattimenti, spacconate e tamarrate non mancheranno, rendendo ottima Phantom Blood anche dal punto di vista dell’intrattenimento. I disegni forse vi tratteranno dall’avvicinarvi a tale serie, ma il sottoscritto vi invita ad avvicinarmi lo stesso, è innegabile che lo stile sia molto old-school, strizzando molto l’occhio a quello di ken il Guerriero, ma poco a poco vi ci abituerete. Tra l’altro Araki fa vestire i suoi personaggi in modo strampalato e bizzarro, ritraendoli in pose bizzarre e anatomicamente impossibili. I disegni saranno anche vecchi, ma hanno già in sé uno stile originale ed inoltre rispetto agli shonen di oggi che sono abbastanza scarni, il disegno di Araki è molto ricco e dettagliato. Insomma ragazzi, immergetevi nella lettura e vi assicuro che Phantom Blood non vi deluderà, visto che è considerata dal sottoscritto (contro il parere dei fan), la migliore delle serie di Jojo.

    VOTO 9.0


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    Edited by Kabutomaru - 29/8/2012, 16:59
     
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0 replies since 28/8/2012, 09:30   55 views
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