Scendi da quel cazzo di trattore!

Lui è Matuzalém Francelino da Silva, meglio noto come Matuzalém o, per gli amici, "il Re del rame".
Attualmente centrocampista del Bologna, viene ricordato in tutte le squadre in cui ha militato per la sua bravura tecnica nel manomettere i lucchetti degli armadietti dei compagni, nonchè per avere l'embolo più faicile di Lino Banfi sotto dieta ferrea quando qualcuno gli fa notare l'illegalità costituzionale del 98% dei suoi tatuaggi. Nato da un rapporto casuale tra un trans e un bidone di inchiostro, fu abbandonato alla nascita dalla madre e da tutto il personale di ostetricia. Il suo palmares vanta una coppa Italia, una supercoppa italiana, quattro omicidi colposi, tre comparizioni in tribunale, quattro rapine a mano ignorante e sedici denunce per tatuaggi recanti disturbo alla visione pubblica.
A fine carriera ha già dichiarato la sua volontà di aprire una scuola di sicari in Colombia e di rivelare dove sono sotterrate tutte le vittime freddate durante la sua militanza solidale con la camorra, nonchè di donare in beneficenza ai pirati somali tutte le tibie e i peroni collezionati in campo.